Questa é una di quelle notizie che colora di nero anche la miglior giornata della tua vita, anche se riguarda una persona che non hai mai conosciuto.
Non avevo mai sentito parlare di Vittorio Arrigoni prima di ieri sera, quando i giornali italiani han riportato la notizia del suo rapimento a Gaza. Vittorio Arrigoni faceva parte dell'ISM, un organismo pro palestinese nella lotta che sembra eterna tra il popolo palestinese ed Israele.
Non voglio entrare nel merito dell'operato di questo organismo, ne dell'operato di Vittorio Arrigoni e delle associazioni simili all'ISM in genere.
Vorrei semplicemente manifestare il mio dolore come cittadino Italiano per la morte di un concittadino e fare alcune riflessioni. A volte mi domando se ci sará un giorno una soluzione a tutti questi conflitti simili a quello della striscia di Gaza, dove a morire sono molto spesso civili, bambini, giornalisti ed attivisti.
Mi domando noi, come cittadini europei, cosa possiamo fare, quale siano la posizione e l'atteggiamento migliore da assumere nei confronti del mondo arabo e dei conflitti che affliggono molti di questi paesi, conflitti spesso con paesi occidentali o pro occidentali, anche alla luce dei recenti avvenimenti in Libia ed in Costa d'Avorio dove é in atto un intervento esterno da parte di paesi occidentali.
Non sono un esperto in attivismo, ripeto che oggi su questo blog voglio solo riflettere con voi lettori. I miei sentimenti sono confusi, per me morire in questo modo, ammazzato da criminali che pretendono di difendere il proprio paese in questo modo é crudele.
Il mio pensiero ora va a tutti i cari di Vittorio, i genitori, fratelli e/o sorelle, amici. Vittorio non c'é piú, il dolore ora resta nei cuori di queste persone e non andrá mai via. Se leggere sui giornali del suo rapimento e della sua morte mi tormenta, immagino cosa possano provare coloro che lo conoscevano e che si son sentiti impotenti senza poterlo aiutare perché lontani da lui negli ultimi attimi della sua vita.
Amo la vita e per questo proteggo la mia vita, pensando a quanto dolore proverebbero tutti coloro che mi sono intorno se mi accadesse qualcosa. Piú che la paura di non esistere piú ció che mi spaventa della morte é quello che accadrebbe alle persone che amo.
La mia visione della morte é questa, non so cosa ci sia dopo la morte, una volta andati tutti i nostri cari soffrono pene incurabili e perenni. Che ci sia un altra vita o meno dopo la morte, la sofferenza di chi resta in questo mondo non va via e quando le circostanze sono come quelle che han portato alla morte di Vittorio Arrigoni queste pene secondo me sono ancora piú cruente.
Pace a tutte le vittime del terrorismo ed alle loro famiglie.
Non avevo mai sentito parlare di Vittorio Arrigoni prima di ieri sera, quando i giornali italiani han riportato la notizia del suo rapimento a Gaza. Vittorio Arrigoni faceva parte dell'ISM, un organismo pro palestinese nella lotta che sembra eterna tra il popolo palestinese ed Israele.
Non voglio entrare nel merito dell'operato di questo organismo, ne dell'operato di Vittorio Arrigoni e delle associazioni simili all'ISM in genere.
Vorrei semplicemente manifestare il mio dolore come cittadino Italiano per la morte di un concittadino e fare alcune riflessioni. A volte mi domando se ci sará un giorno una soluzione a tutti questi conflitti simili a quello della striscia di Gaza, dove a morire sono molto spesso civili, bambini, giornalisti ed attivisti.
Mi domando noi, come cittadini europei, cosa possiamo fare, quale siano la posizione e l'atteggiamento migliore da assumere nei confronti del mondo arabo e dei conflitti che affliggono molti di questi paesi, conflitti spesso con paesi occidentali o pro occidentali, anche alla luce dei recenti avvenimenti in Libia ed in Costa d'Avorio dove é in atto un intervento esterno da parte di paesi occidentali.
Non sono un esperto in attivismo, ripeto che oggi su questo blog voglio solo riflettere con voi lettori. I miei sentimenti sono confusi, per me morire in questo modo, ammazzato da criminali che pretendono di difendere il proprio paese in questo modo é crudele.
Il mio pensiero ora va a tutti i cari di Vittorio, i genitori, fratelli e/o sorelle, amici. Vittorio non c'é piú, il dolore ora resta nei cuori di queste persone e non andrá mai via. Se leggere sui giornali del suo rapimento e della sua morte mi tormenta, immagino cosa possano provare coloro che lo conoscevano e che si son sentiti impotenti senza poterlo aiutare perché lontani da lui negli ultimi attimi della sua vita.
Amo la vita e per questo proteggo la mia vita, pensando a quanto dolore proverebbero tutti coloro che mi sono intorno se mi accadesse qualcosa. Piú che la paura di non esistere piú ció che mi spaventa della morte é quello che accadrebbe alle persone che amo.
La mia visione della morte é questa, non so cosa ci sia dopo la morte, una volta andati tutti i nostri cari soffrono pene incurabili e perenni. Che ci sia un altra vita o meno dopo la morte, la sofferenza di chi resta in questo mondo non va via e quando le circostanze sono come quelle che han portato alla morte di Vittorio Arrigoni queste pene secondo me sono ancora piú cruente.
Pace a tutte le vittime del terrorismo ed alle loro famiglie.
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