Non ho fatto di certo la scoperta dell'acqua calda, e di certo non é che l'ho scoperto ieri.
In Italia non c'é meritocrazia. Oddio, non esiste il paese perfetto. La perfezione non esiste. La realtá é sempre distorta, é normale e non bisogna dannarsi se é cosi.
Ma esiste il minimo accettabile, o il massimo sopportabile, a seconda di come si voglia osservare un fenomeno.
In Italia siamo in una situazione inaccetabile.
Ho passato una settimana stupenda, non sono in un periodo di depressione! Ecco perché questa sera mi ritrovo a scrivere riguardo questo argomento. In questa settimana ho vissuto ed visto vivere delle storie molto positive da parte di alcune persone che conosco.
Ho visto persone raggiungere traguardi importanti, con grande soddisfazione.
Voglio raccontarvi una di queste storie.
Il protagonista proviene da un paese europeo dove, come in Italia, per diventare avvocato é abbastanza importante conoscere un avvocato o una famiglia di avvocati. Almeno é cosi dalle mie parti.
Questa persona é una delle persone piú intelligenti che io conosca. Si é laureata in legge nel proprio paese ma ha incontrato difficoltá nell'iniziare il praticandato. Stufata della cosa, consapevole del proprio livello di educazione, alcuni anni fa si é trasferita in Irlanda ed ha deciso di studiare legge qui di nuovo, prendendo una seconda laurea.
Il giorno della laurea é venuto, un anno e mezzo fa circa. Di seguito ha cominciato a studiare per essere ammesso all'albo. Gli esami sono quattro.
Gli studi sono avvenuti l'anno scorso, il 2011. Qualche mese fa questo persona riceve una lettera. La lettera comunica al destinatario che ha vinto un premio. É stato lo studente con il punteggio piú alto nell'intero paese, nell'anno 2011, in uno degli esami sostenuti.
Riceverá un premio ed é stato invitato ad una cerimonia dove ci sono state alcune tra le piú alte cariche della magistratura del paese insieme ad alcuni degli avvocati piú famosi del paese ed il presidente dell'associazione degli avvocati.
A cosa state pensando?
Io sto pensando alla meritocrazia.
Potrei condividere centinaia di queste storie. La vostra vita é nelle vostre mani. Non permettete a nessuno di buttarvi giú. Se siete convinti di avere un talento fate qualsiasi cosa per farlo valere, per vivere una vita migliore e per farvi rispettare.
Se questa persona fosse rimasta nel proprio paese avrebbe speso metá del tempo ed oltre che ha speso a Dublino studiando, cercando di trovare qualcuno che lo aiutasse a fare il praticandato e probabilmente oggi non avrebbe avuto le stesse soddisfazioni, visto che "non conosceva nessuno", era fuori dal gioco.
Invece oggi ha davanti a se un futuro brillante. Certo la professione dell'avvocato é di per se destinanata a mantenere un pó di persone proveniente dalle stesse famiglie nell'albo, ma in Irlanda non é cosi per tutti. I talenti vengono ricercati.
Cosa é accaduto a me
Vivo in Irlanda da sei anni, dopo un anno che arrivai a Dublino un amico mi chiamó, molto entusiasta, perché il proprio capo gli chiese di trovare qualche neolaureato brillante ma con poca esperienza per lavorare nel suo team.
La persona che mi chiamó é un genio, il suo capo si fidava di lui! Al tempo lavoravo in HP, supporto tecnico e facevo training, tutto in Inglese.
Mandai il mio CV, eravamo entrambi sicuri sarei stato chiamato per un colloquio. Dopo qualche giorno il mio amico mi chiamó, costernato. Il suo capo non volle farmi un colloquio. Non gli piacque l'idea che fossi venuto a Dublino con l'obiettivo di restare per 6/12 mesi per migliorare il mio inglese. Non pensó che fosse da ammirare che dopo pochi mesi non solo lavoravo in inglese ma stavo facendo training in Inglese!
Mi infuriai, non riuscii a capire la logica di tutto ció. Fu dura, ma oggi penso che sia stato meglio cosi. La mia carriera é andata avanti molto e le prospettive future sono buone. Sono felice e soddisfato.
Conclusione
Ritornado alla storia che vi ho raccontato, il protagonista é mio cognato, la storia di Filip Kobylkiewicz.
Filip non é italiano bensí polacco, e nel suo paese l'albo degli avvocati é una sorta di casta, cosi come nella mia regione di origine, la Campania.
Ad Maiora
In Italia non c'é meritocrazia. Oddio, non esiste il paese perfetto. La perfezione non esiste. La realtá é sempre distorta, é normale e non bisogna dannarsi se é cosi.
Ma esiste il minimo accettabile, o il massimo sopportabile, a seconda di come si voglia osservare un fenomeno.
In Italia siamo in una situazione inaccetabile.
Ho passato una settimana stupenda, non sono in un periodo di depressione! Ecco perché questa sera mi ritrovo a scrivere riguardo questo argomento. In questa settimana ho vissuto ed visto vivere delle storie molto positive da parte di alcune persone che conosco.
Ho visto persone raggiungere traguardi importanti, con grande soddisfazione.
Voglio raccontarvi una di queste storie.
Il protagonista proviene da un paese europeo dove, come in Italia, per diventare avvocato é abbastanza importante conoscere un avvocato o una famiglia di avvocati. Almeno é cosi dalle mie parti.
Questa persona é una delle persone piú intelligenti che io conosca. Si é laureata in legge nel proprio paese ma ha incontrato difficoltá nell'iniziare il praticandato. Stufata della cosa, consapevole del proprio livello di educazione, alcuni anni fa si é trasferita in Irlanda ed ha deciso di studiare legge qui di nuovo, prendendo una seconda laurea.
Il giorno della laurea é venuto, un anno e mezzo fa circa. Di seguito ha cominciato a studiare per essere ammesso all'albo. Gli esami sono quattro.
Gli studi sono avvenuti l'anno scorso, il 2011. Qualche mese fa questo persona riceve una lettera. La lettera comunica al destinatario che ha vinto un premio. É stato lo studente con il punteggio piú alto nell'intero paese, nell'anno 2011, in uno degli esami sostenuti.
Riceverá un premio ed é stato invitato ad una cerimonia dove ci sono state alcune tra le piú alte cariche della magistratura del paese insieme ad alcuni degli avvocati piú famosi del paese ed il presidente dell'associazione degli avvocati.
A cosa state pensando?
Io sto pensando alla meritocrazia.
Potrei condividere centinaia di queste storie. La vostra vita é nelle vostre mani. Non permettete a nessuno di buttarvi giú. Se siete convinti di avere un talento fate qualsiasi cosa per farlo valere, per vivere una vita migliore e per farvi rispettare.
Se questa persona fosse rimasta nel proprio paese avrebbe speso metá del tempo ed oltre che ha speso a Dublino studiando, cercando di trovare qualcuno che lo aiutasse a fare il praticandato e probabilmente oggi non avrebbe avuto le stesse soddisfazioni, visto che "non conosceva nessuno", era fuori dal gioco.
Invece oggi ha davanti a se un futuro brillante. Certo la professione dell'avvocato é di per se destinanata a mantenere un pó di persone proveniente dalle stesse famiglie nell'albo, ma in Irlanda non é cosi per tutti. I talenti vengono ricercati.
Cosa é accaduto a me
Vivo in Irlanda da sei anni, dopo un anno che arrivai a Dublino un amico mi chiamó, molto entusiasta, perché il proprio capo gli chiese di trovare qualche neolaureato brillante ma con poca esperienza per lavorare nel suo team.
La persona che mi chiamó é un genio, il suo capo si fidava di lui! Al tempo lavoravo in HP, supporto tecnico e facevo training, tutto in Inglese.
Mandai il mio CV, eravamo entrambi sicuri sarei stato chiamato per un colloquio. Dopo qualche giorno il mio amico mi chiamó, costernato. Il suo capo non volle farmi un colloquio. Non gli piacque l'idea che fossi venuto a Dublino con l'obiettivo di restare per 6/12 mesi per migliorare il mio inglese. Non pensó che fosse da ammirare che dopo pochi mesi non solo lavoravo in inglese ma stavo facendo training in Inglese!
Mi infuriai, non riuscii a capire la logica di tutto ció. Fu dura, ma oggi penso che sia stato meglio cosi. La mia carriera é andata avanti molto e le prospettive future sono buone. Sono felice e soddisfato.
Conclusione
Ritornado alla storia che vi ho raccontato, il protagonista é mio cognato, la storia di Filip Kobylkiewicz.
Filip non é italiano bensí polacco, e nel suo paese l'albo degli avvocati é una sorta di casta, cosi come nella mia regione di origine, la Campania.
Ad Maiora
4 comments:
Grazie per aver condiviso.
Queste storie non le racconta mai nessuno, mi riferisco alle storie a lieto fine.
Ce ne sono tante TopGun. Grazie per il tuo commento.
Io stesso potrei raccontare tante storie riguardo me stesso a lieto fine. E ti posso dire che altre persone che conosco stanno avendo grosse soddisfazioni.
Certo se non hai qualitá o se le hai ma non persisti nulla accade. Qua niente ti viene dato per scontato. Devi sudare.
Dai un'occhiata a questo post, non riguarda direttamente lo stesso argomento ma si parla di chi fa carriera e come, cioé sudando e solo se ha le abilitá necessarie. :Gli Italiani in Irlanda e la questione meridionale
Ho letto quel post di Lyndon, è come "scoperchiare" il vaso di pandora (passami il termine scoperchiare assai paesano :D ).
bell'articolo, Al nord oltre a non esserci la meritocrazia, c'e' anche il razzismo verso i meridionali. quindi se sei del sud non hai scampo al nord.
Enzo
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