Saturday, March 28, 2015

Come e' avvenuta la trasformazione?


Questo post segue il precedente La Trasformazione , scritto per chi e' curioso di conoscere come sono passato dallo stadio "ritorno o decisione di rimanere all'estero" alla "trasformazione" e di conseguenza alla pace interioriore.
Se non avete letto il post La Trasformazione consiglio di farlo prima di procedere alla lettura.

Vivo da nove anni all'estero, i primi sette passati in Irlanda e due anni e mezzo fa ero indeciso se ritornare in Italia o cambiare paese. Alla fine ho deciso di continuare la vita all'estero accettando un'offerta di lavoro oltreoceano.

Non sono tornato in Italia per un soffio...

Come dicevo, nel 2012 sono stato vicino al ritorno in Italia, volevo lasciare l'Irlanda ed ero in contatto con dirigenti della mia azienda, una multinazionale, che lavorano nella sede italiana a Milano. Si trattava di aspettare, c'era la possibilita' che qualcosa sarebbe venuto fuori ma non si sapeva quando. C'era anche il rischio che nulla fosse accaduto perche' in Italia la maggioranza delle aziende non assume, quando qualcuno lascia o va in pensione non sempre viene rimpiazzato e se le persone che mi avevano fatto il colloquio avessero lasciato l'azienda sarei rimasto senza contatti. 
Avrei potuto aspettare, ma ho seguito il mio istinto ed ho fatto bene, facendo colloqui con aziende negli Stati Uniti, Australia, Gibilterra ed ai Caraibi. 


Aspettare o inseguire i miei sogni?

Per l'Italia avrei dovuto aspettare e sperare e non c'era la sicurezza al 100% , nel frattempo due aziende mi offrirono lavoro in Gibilterra ed ai Caraibi. Entrambi le posizioni di lavoro offertemi erano molto attraenti, con ottime prospettive di crescita, la possibilita' di viaggiare e uno stipendio molto migliore di quello che avrei potuto sperare in Italia. Ero propenso ad accettare il lavoro in Gibilterra ma mia moglie mi convinse nell'intraprendere l'avventura oltre oceano e feci bene ad ascoltarla. 

Un altra avventura..
Maracas Beach - Trinidad & Tobago
Di li comincio' un'altra avventura fantastica e tutto grazie alla scelta originaria del 2006 di spostarmi a Dublino. Se non fossi andato a Dublino non sarebbero accadute molte cose e di certo non mi troverei qui dove sono ora, ai Caraibi e non avrei certamente visitato cosi tanti nuovi paesi per lavoro o piacere. 

Siamo gli autori del nostro destino

Ogni giorno siamo di fronte a molte scelte da fare ed ogni scelta e' un colpo di scalpello al nostro destino. Sono convinto che il destino puo' essere scolpito. Certo esistono eventi che non possiamo controllare, come i terremoti o la predisposizione genetica ad una malattia o un incidente ma siamo tutti responsabili per una bella fetta del nostro destino. Possiamo scegliere di restare fermi nel "porto", come una barca la cui superficie invecchia nonostante non affronti mai il mare aperto o andare all'avventura, conoscere il mondo e tentare la fortuna.

La metafora della barca che resta ferma o affronta il mare non si riferisce a chi resta in Italia o a chi parte ma a chi prende rischi, investe tempo ed energia contro chi resta semplicemente in attesa del destino senza tentare di modificarlo. Si possono fare scelte dure o coraggiose o rivoluzionarie anche restando nella stessa citta', non e' necessario "emigrare". Siamo gli autori del nostro destino.







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