Tuesday, June 1, 2010

Disoccupazione giovanile in Italia, un vecchio dramma

Vorrei invitare ad una riflessione sui dati riguardanti la disoccupazione giovanile in Italia. La fonte di questi dati e il Sole 24 Ore . La disoccupazione ha raggiunto in Italia il masimo dal 2001.
Il livello é in linea con la media Europea, il dato tuttavia non conforta se si considera che prima della crisi la maggior parte delle nazioni europee hanno avuto un livello basso di disoccupazione, con conseguente crescita dell'economia nello stesso periodo, cosa che non è avvenuta in Italia.
Il dato sconcertante, che spaventa seriamente è quello sulla disoccupazione giovanile. Prendo dei dati pubblicati sul sito del Corriere . Siamo al 29,5%. Un terzo dei giovani è disoccupato. Inoltre, occorre ricordare che il tasso di disoccupazione può restare stabile, ma ciò non significa che il numero di occupati lo sia. L'Italia ha un basso tasso di occupazione, specialmente tra donne e giovani.


Date uno sguardo al seguente grafico. Le colonne mostrano il tasso di disoccupazione, con riferimenti ai numeri sull'asse verticale a sinistra per la percentuale, mentre la linea blu mostra l'andamento del numero degli occupati, il cui numero è sulla sinistra. Quando una persona non dichiara d'essere in cerca di lavoro non viene inclusa nel calcolo percentuale della disoccupazione!



















Il grafico che segue mostra invece l'andamento della disoccupazione giovanile sul totale dei disoccupati. Le percentuali sono sempre oltre il 20% dal 2004, primo anno indicato nella serie storica. Questo dato è a dir poco imbarazzante. La disoccupazione giovanile è un dramma, il nostro paese non solo non è in grado di offrire possibilità di sviluppo ai padri di famiglia, purtroppo risulta essere un luogo dove crescere, divenire indipendenti sia un'impresa alquanto ardua. Ecco il motivo per cui esiste una fuga di cervelli ed un esercito di "bambacioni, bamboccioni" o come dir si voglia. In sostanza la crisi non è finita, se abbiamo un livello di disoccupazione cosi alto non credo sia etico dire che il nostro paese sia in buone acque. Quando la crisi finirà ritorneremo al 6% di disoccupazione generale ed al 20% di disoccupazione giovanile? Io non gioirei in quel caso.

Quello che voglio sottolineare è che ci sono problemi di fondo. In Italia non si stava bene già prima della crisi, non si è fatto nulla prima e nulla durante la crisi, se non aumentare il debito pubblico di oltre 100 miliardi di euro in un anno, per falsificare il dato della crescita. Pompando denaro nell'economia tramite il deficit, la decrescita risulta sminuita. Il paese non offre opportunità per i giovani, i giovani dovrebbero essere il futuro. Siamo fuori gioco cari miei.























Fonti:
Corriere.it
Sole24Ore.it
Reset-Italia.net

3 comments:

bacco1977 said...

"Il paese ha tenuto"
cit.

Mezzos@ngue said...

Il Paese ha tenuto o i giovani l'han tenuto (in qualche posto)?

Mezzos@ngue said...

http://www.repubblica.it/economia/2010/06/02/news/storie_giovani_disoccupati-4511802/